La prima cosa di cui ci siamo accorti – o meglio di cui si è accorto il nostro sedere – portando a casa Kamillo dalla Germania è stata l’eccessiva scomodità dei sedili.
Il sedile del passeggero originale era semplicemente un pezzo di gommapiuma appoggiato su una tavola di legno. Difficile pensare di riuscire a portare a termine un viaggio di parecchie migliaia di chilometri nel deserto con le chiappe sistemate su un affare del genere.
La situazione del pilota era leggermente migliore, il sedile aveva una molla che ammortizzava leggermente le vibrazioni, ma stiamo parlando di un sistema Giurassico a confronto di quanto invece normalmente si vede sui mezzi in circolazione.
Abbiamo quindi optato per una bella coppia di sedili ammortizzati ad aria acquistati usati per la cifra di 350 euro da un demolitore di Treviso.
Lucia si è occupata interamente del restauro estetico della cabina di guida mentre io ero impegnato a lavorare sui sedili che per prima cosa sono stati ricoperti da un tappezziere (la spesa non è stata irrisoria, 500 euro, ma ne è valsa la pena dato che ora i sedili sembrano nuovi).
Nonostante i vent’anni di Kamillo la situazione non è tragica, bastano un po’ di passaggi di carta per eliminare la ruggine che è solo superficiale.
Prima di verniciare con un verde alla Nitro che ho fatto rifare della stessa tinta (per quanto possibile) di Kamillo passiamo una bella mano di fondo protettivo su tutte le parti da riverniciare (pianale e parete posteriore).
Anche qui l’esperienza di restauratrice Fiorentina di Lucia si fa vedere infatti il risultato mi lascia a bocca aperta 🙂
Io nel frattempo mi sono occupato della costruzione dei telaietti di sostegno dei nuovi sedili dato che naturalmente quelli originali sono inutilizzabili.
Diamo poi una mano di fondo e una di nero ad entrambe i telaietti e siamo pronti per il montaggio dei sedili.
Primo test della nuova seduta, risultato positivo… ora vediamo cosa dice Lucia….
Lei ha anche i braccioli…. quindi…..
Il risultato le piace un bel po’!!!!!
E’ giunto il momento di lavorare al sistema di navigazione. La scelta è molto semplice, smonto il Garmin 182 che avevo piazzato sulla mia Africa Twin e gli affianco il mitico Garmin 276c a cui difficilmente riesco a rinunciare.
Decido di montare una mensolina di okumè verniciato e di utilizzarla come plancia per il montaggio dei due supporti per la strumentazione.
L’alimentazione è stata prelevata dalla scatola a 12V attestata ad un magnetotermico dedicato da 5A . Facendo in questo modo non ho apparecchiature elettroniche che possono in qualche modo interferire con l’impianto elettrico del camion.
Alla fine la strumentazione montata sulla mensola appare come segue
Ho poi effettuato un test di copertura dei satelliti constatando che il segnale viene ricevuto senza problemi anche non montando antenne esterne.