Che si voglia o no l’energia elettrica è necessaria, chi più chi meno ne fa uso e prima o poi durante un viaggio arriva il momento in cui si devono ricaricare le batterie.
Visto che durante il nostro viaggio le soste “obbligate” in aree con corrente elettrica dovrebbero essere limitate al massimo per via dei costi che queste si portano dietro abbiamo deciso di dotare il nostro Valentino di un impianto ad energia solare.
Il principale problema che dobbiamo affrontare durante la progettazione dell’impianto è molto semplice: lo spazio. Il tetto, seppur abbia delle dimensioni importanti (per un mezzo fuoristrada) presenta diversi ostacoli tra cui gli oblò passauomo da 600×600 e le due ventole d’areazione solari.
Abbiamo da subito cercato di ottenere il massimo della potenza dai pannelli, in modo da non avere problemi di energia durante le lunghe soste in aree prive della rete elettrica. Il risultato che abbiamo ottenuto è di 1.5 Kw attraverso un totale di sei pannelli: 4 da 300 watt, 2 da 150 watt.
Il sistema solare è comandato da due regolatori MPPT della Victron Energy che si occupano di ricavare il massimo della corrente disponibile dalle due sorgenti che sono state ottenute dai sei pannelli attraverso una doppia serie in parallelo e una coppia in serie.
Nella foto qui sopra potete vedere anche una delle due ventole d’areazione alimentate da un pannellino solare che serviranno per il ricircolo dell’aria interna. Una delle ventole estrarrà aria, mentre l’altra la porterà all’interno. Nella stessa foto si vedono i pannelli posizionati al loro posto prima di iniziare l’incollaggio dei supporti di alluminio.
I pannelli solari sono fissati al tetto utilizzando degli angolari di alluminio 50×50 che sono a loro volta incollati con Sikaflex 252. Abbiamo poi forato il telaio dei pannelli inserendo dei rivetti filettati che serviranno per avvitare il pannello al supporto stesso. Tagliare gli angolari è stato un lavoraccio visto che ne sono otto per pannello però a fine lavoro siamo contenti del risultato che sembra molto robusto.
Prima di incollare i supporti dei pannelli però dobbiamo fare una cosa molto importante, praticare i fori per gli oblò. Inutile dire che prendiamo le misure più e più volte prima di usare il trapano per forare il soffitto, fare un errore qui sarebbe davvero un problema. Per tagliare i pannelli usiamo una tecnica mista, dato che la nostra bella sega ad affondamento Festool arriva a tagliare solo 55mm mentre il pannello del tetto è 65. In pratica tagliamo con la circolare la parte superiore mentre utilizzando dei fori di riscontro procediamo a segare la parte inferiore con il seghetto alternativo.
Leggendo le istruzioni di montaggio degli oblò appare evidente che vi sia la necessità di irrobustire la zona in cui vengono installati. Questo probabilmente è dovuto sia al peso degli oblò che anche al meccanismo a frizione che mantiene nella posizione desiderata il vetro quando è aperto. Questo sistema richiede una certa forza in apertura e chiusura che si va a scaricare proprio sulla parete a cui è incollato l’oblò.
Internamente la corrente di carica dei pannelli viene monitorata da un pannello di controllo, lo stesso da cui è possibile valutare lo stato di funzionamento dell’inverter nonchè lo stato di carica delle batterie.
Nella foto precedente è possibile vedere partendo da sinistra:
- la ventola di areazione automatica controllata da un sensore di temperatura attestato all’impianto domotico. Questa sarà azionata insieme ad altre quando la temperatura del vano tecnico salirà oltre una soglia pre-impostata.
- Il trasformatore di isolamento Victron. Questo oggetto isola galvanicamente il camion dalle fonti di energia esterne inoltre ci garantirà la possibilità di attaccarci sia a fonti di corrente a 220 Volt che a 110.
- Il bilanciatore di carica delle batterie. Questo dispositivo controlla lo stato del parallelo tra le batterie a 12 volt individuando sbilanciamenti di carica. Attivandosi automaticamente riporta la giusta equalizzazione sul banco.
- Il controller di carica solare MPPT. Questo è il controller del banco pannelli da 1200 watt.
Ormai lo abbiamo capito, la costruzione di una casa su quattro ruote è come un cane che si morde la coda, così per installare i pannelli solari siamo dovuti passare per il letto, le finestre, i mobili…
Spettacolare. Sono capitato sul vostro Sito/Blog per caso mentre girovagavo sul web alla ricerca di mezzi per viaggiare (io e mia moglie abbiamo un camper).
Avete costruito un mezzo fantastico, e nella mia ignoranza, meglio di tantissimi sul mercato. Guardavo i mezzi costosissimi e a confronto col vostro non c`è paragone. Avete fatto le cosa per bene, pensate per non avere problemi, durare, essere autonomi, in sicurezza, comfort.
Quanto mi piacerebbe passare una giornata con voi a parlare dei vostri viaggi, del vostro modo di vivere!!!
Magari un giorno ci incontreremmo (anche noi abbiamo intenzione di girare un pö.)
Intanto vi saluto, per non annoiarvi. Volevo solo farvi i complimenti!!
Ciao Mauro, grazie mille per i complimenti!
Farebbe davvero molto piacere anche a noi, magari chissà non passerà molto e ci incontreremo lungo la strada. Sarebbe magnifico. Teniamoci in contatto.
A presto e grazie ancora.