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Generatore di corrente

Nonostante il nostro Valentino abbia ben 1,5 Kw di pannelli solari sul tetto e 880 Ampere di batterie a 24 Volt, abbiamo ritenuto opportuno installare un generatore di corrente da utilizzare sia in occasione dei periodi di scarso irraggiamento che per mantenere limitata la percentuale di scarica giornaliera delle batterie.

Durante la nostra vita su Valentino potremmo aver bisogno di molta corrente non solo in occasione del funzionamento della lavatrice o del forno, ma sopratutto se dovesse rendersi necessario utilizzare attrezzature in caso d’emergenza. In queste occasioni avere una quantità di corrente adeguata per periodi pressoché illimitati diventa molto importante, quindi ecco che il generatore diventa fondamentale.

Grazie all’aiuto di un amico abbiamo recuperato un buon generatore bicilindrico che offre una potenza massima di 4 Kw. La quantità di corrente erogata da questo generatore è sufficiente a far funzionare la nostra saldatrice portatile ad arco da 160 Amp utilizzando elettrodi da 3.2 mm. Queste caratteristiche si rivelano sufficienti per effettuare riparazioni d’emergenza su un mezzo come il nostro. Une generatore meno potente non sarebbe in grado di fornire la quantità di energia necessaria a far funzionare una saldatrice – se non con elettrodi più piccoli che quindi non sempre potrebbero essere sufficienti ad effettuare una riparazione su spessori importanti.

Il generatore in questione è un ONAN Commercial 4000 (BGD), un motore bicilindrico a benzina di costruzione Americana.

La cosa che da subito si rivela fondamentale è individuare la giusta collocazione per il generatore. Inizialmente pensavamo di installarlo all’interno di un gavone appeso alla cellula, ma successivamente, facendo qualche considerazione circa il suo peso, abbiamo preferito collocarlo sul telaio del camion un po’ come viene fatto con i serbatoi del diesel.

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Il lavoro inizia modificando la base di appoggio del generatore. Questa è una delle componenti più importanti perché consente di estrarre il generatore dal suo alloggiamento in occasione degli interventi di manutenzione.

La manutenzione di un generatore è del tutto simile a quella di una motocicletta da Enduro, le operazioni di sostituzione liquidi si effettuano dopo un numero preciso di ore di funzionamento che vengono riportate su un pannello analogico situato sul fronte dell’apparecchio.

La base fissa è in ferro, mentre la base scorrevole è in alluminio, una splendida caratteristica.

saldatura-onan-frame

Passiamo alla costruzione delle staffe di ferro che dovranno sorreggere oltre che il generatore stesso anche la sua base, la scatola di acciaio inox che lo racchiude e la sua batteria di avviamento. Il generatore in se pesa (a quanto dice il manuale ONAN) 80 kg, quindi le staffe dovranno essere di dimensioni adeguate – tenendo anche in considerazione che Valentino si muoverà prevalentemente in fuoristrada. Come sempre in occasioni come questa preferiamo abbondare anziché rischiare rotture in viaggio, quindi realizziamo la staffa con un angolare 60x60x8.

saldatura-supporto-ferro

Lo stesso supporto dovrà occuparsi anche di sorreggere la batteria d’avviamento del generatore, una normale 12V/50AMp di tipo automobilistico che il generatore stesso si occuperà di ricaricare. La batteria verrà montata su una base in ferro esterna alla scatola di Inox che contiene l’ONAN, questo per mantenerla separata dal generatore così come richiesto dal manuale d’installazione. Il generatore potrà essere avviato remotamente, sia dall’interno del veicolo che utilizzando la demotica di controllo di Valentino.

Esternamente verrà anche montato il silenziatore del generatore che – vista la cilindrata – è di dimensioni importanti, per capirci come quella di una moto tipo un BMW GS.

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Iniziamo a lavorare sulla scatola di Inox, che è stata opportunamente sagomata per contenere il generatore. Sulla scatola sono stati praticati dei fori per areazione, per il passaggio dei cavi e per il collettore di scarico della marmitta. La scatola in Inox si apre frontalmente ed è stata costruita con una lamiera da 1,5 mm di spessore per garantire la massima robustezza.

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Il nostro ONAN BGD eroga corrente alternata a 220 Volt grazie al un generatore di corrente spinto da un motore bicilindrico raffreddato ad aria. L’areazione è quindi un elemento fondamentale per il buon funzionamento dell’apparecchio.

Praticati i fori di areazione installiamo le griglie di protezione che abbiamo trovato disponibili nel mercato della nautica. Le griglie in totale sono 5 e devono consentire sia l’accesso dell’aria di aspirazione che lo scarico dell’aria calda prodotta dal generatore ed espulsa dalla sua ventola.

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Prima di testare il supporto con il peso del generatore proviamo a fare dei test di carico con la prima cosa che ci viene in mente: noi stessi. Il test viene superato anche quando entrambe saliamo sul supporto e “comodamente” ci gustiamo un caffè.

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Arriva il momento di provare a posizionare la scatola di Inox e quindi il generatore stesso nella posizione definitiva (Il nostro amico Luca, che vedete nella foto precedente ci da una mano). A questo punto è importante provare a metterlo in moto per valutare se le vibrazioni mettono in risonanza la struttura. Non essendo ancora montata la marmitta dobbiamo dire che il nostro ONAN non è proprio silenzioso, ma speriamo che finita l’installazione il rumore venga attenuato.

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Prima di proseguire i lavori, e quindi modellare marmitta e relativo supporto, decidiamo di fare un tagliando completo al generatore. Cambiamo olio, filtro olio, filtro aria e candele. A questo punto siamo pronti per il montaggio finale della marmitta e quindi il cablaggio del generatore con l’impianto elettrico di Valentino.

Il generatore verrà connesso al Victron Energy Quattro sfruttando il secondo ingresso a 220 Volt messo a disposizione da questo fantastico prodotto. Il Victron sarà poi programmato per sfruttare con la giusta priorità le due fonti di energia.

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